31 Mag. 2021

Come creare l’alberatura di un sito web

Senza una solida alberatura un sito web è solo una raccolta di pagine e di post per il blog pubblicati in modo completamente disorganizzato. Gli utenti online, però, hanno bisogno di un’architettura che gli permetta di navigare da una pagina all’altra e che gli faccia comprendere dove può trovare le informazioni di cui ha bisogno.

Come creare l’alberatura di un sito web?

Una buona alberatura del sito è l’elemento chiave della UX (User Experience), ossia dell’esperienza utente.

Non solo, anche i motori di ricerca utilizzano la struttura del sito per riuscire a determinare quale contenuto sia più rilevante e quale lo sia meno. Rendendo così l’alberatura essenziale per la SEO del sito. Infatti, migliore è la struttura più ampie sono le possibilità di posizionarsi sulla prima pagina di Google.

Noi di Ranking Road, agenzia SEO dal 1999, oggi vi daremo alcuni consigli ed esempi per riuscire a realizzare una struttura del sito ottimizzata SEO e ideale per la UX per gli utenti online.

Come progettare l’alberatura del sito web

L’alberatura di un sito web è l’organizzazione del contenuto e delle pagine, e dei collegamenti che ci sono tra le varie pagine e contenuti. Un sito web infatti, di solito, ha una grande varietà di contenuti che sono presentati agli utenti sotto forma di pagine o articoli.

La struttura del sito, dunque, è lo scheletro sul quale questo si regge, in quanto mostra come sono raggruppati i contenuti, come si collegano tra loro e si presentano agli utenti. Se si struttura bene il sito web ne beneficiano tutti: i motori di ricerca e gli utenti.

Gli utenti riusciranno a trovare più facilmente i contenuti e di conseguenza Google scansionerà più spesso le pagine e gli permetterà di ottenere un miglior posizionamento in SERP.

Ci sono molti elementi che permettono di riuscire a progettare una buona alberatura, come:

livelli di gerarchia,
categorie,
link interni,
navigazione,
breadcrumb,
sitemap, ecc…

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Qual è il ruolo dell’alberatura di un sito per la SEO

L’alberatura di un sito web gioca un ruolo importante sia in termini di usabilità sia di visibilità. In altri termini influenza sia la UX (User Experience) sia le SEO (Search Engine Optimization) del tuo sito web.

Sfortunatamente la maggior parte dei siti non presenta una struttura solida che sia in grado di guidare correttamente i visitatori verso le giuste informazioni o servizi. O che permetta a Google di comprendere meglio il sito.

Un’architettura del sito chiara e funzionale è quindi estremamente importante per la SEO. Tuttavia, è spesso trascurata e messa in secondo piano rispetto ad altri elementi come, ad esempio, il design del sito. La struttura del sito però è davvero molto importante per la SEO, per questo motivo devi assicurarti di prenderti il giusto tempo per la realizzazione di un’ottima alberatura.

Migliorare l’esperienza utente

Fedeli lettori di questo blog, lettori delle pubblicazioni di Google o che seguono attivamente la SEO, sapete che la UX è un criterio di posizionamento per il colosso americano, da qui la creazione di un neologismo: il SXO ossia UX + SEO.

Google utilizza diversi fattori per analizzare la qualità reale o presunta della UX di un sito web. Proprio quest’argomento è stato anche oggetto di una recente pubblicazione sui Core Web Vitals, un programma che valuta quali sono le metriche essenziali per un sito “sano”, come: velocità di caricamento, interattività, stabilità …

Oltre ad essere un fattore importante per Google, la struttura del sito è molto importante per la visibilità e l’esperienza dell’utente.

Un visitatore che apprezza l’alberatura del sito web navigherà da una pagina all’altra per più tempo, il che aumenta le possibilità di trattenerlo e di effettuare una conversione.

Per fare ciò però bisogna sapere come agevolare il percorso sul sito dell’utente, permettendogli di localizzare velocemente gli elementi importanti e dandogli modo di muoversi da una pagina all’altra in modo logico.

Dare le giusta indicazioni ai crawler

I crawler sono i robot di indicizzazione, i programmi incaricati di esplorare automaticamente la vastità del web e le sue profondità. Google scansiona i siti web seguendo i link interni ed esterni attraverso questi crawler: i Googlebot.

I collegamenti sono utilizzati per determinare la relazione tra diverse pagine e livelli di gerarchia. La struttura del sito è quindi una guida per Google.

I motori di ricerca tendono a valutare meglio, dunque, i siti che facilitano il lavoro di ricerca dei crawler (e quello dell’utente) piuttosto di quei siti che complicano il loro compito con pochi link, link inutili o errori di navigazione (sì, stiamo parlando di errori 404!).

Con una solida architettura del sito, Google capisce dove trovare il contenuto più essenziale, di cosa tratta il tuo sito e cosa vendi.

Così, è in grado di indicizzare e posizionare le pagine giuste in relazione a una specifica query. Google non è esente da errori però, ecco perché è sempre consigliabile controllare se ha indicizzato tutte le tue pagine e fornire sempre una sitemap aggiornata.

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Ridurre i rischi di cannibalizzazione SEO

Sullo stesso sito web, è molto comune trattare argomenti estremamente simili o addirittura identici. Potresti avere forse dei post sul blog abbastanza similari tra loro.

Per esempio, il nostro blog copre argomenti come: SEO, advertising e altri temi che possono presentare articoli relativamente simili.

Come parte dell’alberatura del sito, il sistema di tassonomie (es: categorie e tag su WordPress) e i link interni ti permettono di dire a Google quali contenuti sono più importanti e quelli che dovrebbero essere classificati e indicizzati in base a specifiche parole chiave.

In questo modo, eviti la cannabilizzazione dei contenuti del sito, ossia la messa in competizione tra loro di diverse pagine del sito, senza far comprendere al motore di ricerca e anche agli utenti quale di queste debba essere considerata la principale.

Ottenere una corretta sitelink sulle SERP

I sitelink sono link complementari a un risultato di ricerca del tuo sito web. In questo caso, sotto l’url principale dell’azienda gli utenti si possono vedere i vari sitelink per raggiungere facilmente le pagine d’interesse.

In questo modo, l’utente grazie ai sitelink che visualizza direttamente sulla SERP del motore di ricerca può effettuare una scelta mirata valutando le vari pagine di destinazione offerte.

Grazie a questo sistema si elimina la necessità di raggiungere obbligatoriamente prima la home page. In questo modo si aumentano sia la visibilità sia le conversioni dell’utente.

Migliore è la struttura del sito web maggiori sono le possibilità di ottenere una buona sitelink e di conseguenza un maggior numero di clic sulla SERP.

I sitelink offrono enormi vantaggi lato SEO:

I visitatori trovano la pagina o le informazioni giuste più velocemente, il che riduce il percorso sul funnel di conversione e ottimizza le possibilità di conversione.
Migliorano la visibilità del tuo sito sui motori di ricerca e la reputazione del brand
Costruiscono una migliore fiducia dell’utente nel sito
Promuovono un eccellente click-through rate

I sitelink, dunque, sono molto interessanti. Ma non è possibile approfittare dei loro vantaggi senza una buona struttura del sito con: link anchor, sitemap, breadcrumb trail, table of contents…

Infatti, l’algoritmo di Google assegna automaticamente dei link complementari ai siti web.

E lo fanno sulla base di un’eccellente struttura del sito.

Se la struttura del tuo sito è imperfetta, è molto probabile che il tuo sito non riceverà mai tali link, comportando di conseguenza una perdita del traffico mirato e delle CTR e conversioni.

Quando cambiare la struttura del sito?

Il momento migliore per cambiare la struttura del sito è prima di iniziare la sua progettazione.

Bisognerebbe iniziare sin da subito a pensare a come procedere alla realizzazione dell’alberatura, con le conseguenti pagine, articoli e collegamenti.

Si potrebbe anche prevede una successiva modifica della struttura del sito, nel caso in cui si debbano aggiungere pagine importanti.

La cosa più importante però è iniziare fin da subito con una struttura chiara, altrimenti si rischia di ottenere dei risultati non efficaci, non avere una buona alberatura è come sbattere all’improvviso contro un muro a tutta velocità.

La prima cosa da fare, dunque, è disegnare un diagramma del sito su un foglio Excel o su una pagina bianca, o attraverso una mappa mentale. Solo dopo aver creato la struttura si può passare al design grafico del sito.

Questo passo strategico è essenziale per la creazione di un blog e di un sito web, ma non solo, è essenziale anche quando si effettua una riprogettazione o una fusione tra più portali online.

Quindi il consiglio di strutturare una buona alberatura del sito vale sia che si abbia un sito web sia che si sia in procinto di crearne uno.

Non dimenticate, infatti, che la propria strategia SEO deve essere sempre attuata prima, durante e dopo la creazione grafica ed estetica di un sito!

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Quali sono i software migliori per creare un alberatura del sito web?

Per aiutarvi a strutturare e dare le giuste priorità al vostro futuro sito web, è possibile scegliere di utilizzare molti software.

Questi software ti permettono di: immaginare, convalidare, migliorare e mettere in ordine tutte le tue idee. A seconda delle vostre esigenze potete ottenere un’illustrazione ottimale dell’alberatura del sito e farvi un’idea precisa di ciò che funziona e di quello che bisogna modificare.

Una buona applicazione che si può utilizzare a questo scopo è: MindMeister. Un’applicazione che permette di creare in modo completo delle mappe mentali e di presentare al meglio un progetto web di qualità.

Questo programma ha una versione gratuita e una più completa a pagamento. Utilizzando anche la versione gratuita è possibile creare e visualizzare la gerarchia del sito e aggiungere eventuali commenti.

In questo modo, per ogni pagina, si possono annotare quali sono le parole chiave sul quale si punta, si può indicare lo stato d’avanzamento della scrittura della pagine, spiegare il ruolo del sito, verificare l’alberatura interna.

Tra gli altri strumenti per le mappe mentali che potrebbero essere utilizzati per creare l’alberatura del sito web troviamo:

creately.com
FlowMapp: interfaccia per pensare al design di ogni pagina e alla UX
MindNode
Slickplan: software per creare una mappa del sito, migliorare l’UX, pianificare la creazione di contenuti e il design grafico
Dynomapper: software per creare un albero del sito interattivo

Esempio di struttura ad albero di un sito web

Questi strumenti offrono rappresentazioni visive molto interessanti per creare un’alberatura del sito web. Tuttavia, molti SEO usano i fogli di calcolo come Excel o Google Sheet per creare una struttura del sito ideale. Il vantaggio dei fogli di calcolo è quello di poter includere più informazioni e collegamenti rispetto agli strumenti per la creazione di mappe mentali.

Come creare un’alberatura del sito perfetta?

Ora che sai cosa comporta una buona struttura, vediamo insieme come creare un’alberatura perfetta per il sito.

Con rare eccezioni, una solida alberatura del sito è costruita intorno a una homepage, con specifiche categorie, sottocategorie, pagine e/o articoli.

Il tutto si deve presentare con una schema a forma di piramide dove la home page rappresenta la cima.

Progettare in anticipo una gerarchia del tuo sito web

Prima di lanciarsi nella riprogettazione o nella creazione di un sito web, è necessario immaginare e progettare una gerarchia del sito ottimale. La gerarchia consiste principalmente nell’organizzare le informazioni e le pagine in modo logico e semplice da comprendere sia per gli utenti di Internet sia dai motori di ricerca. La gerarchia tra le pagine influenzerà la struttura, gli elementi di navigazione e anche gli url.

Concretamente devi:

Elencare tutte le tue pagine e/o pagine future su un foglio Excel
Aggiungere le informazioni importanti di ogni pagina: parola chiave principale, titolo, meta descrizione, h1
Creare la tua gerarchia raggruppando le pagine e creando categorie e sottocategorie

Utilizza la logica

Utilizzare la logica per una struttura del sito web è molto importante. Sia gli utenti sia i motori di ricerca odiano le strutture e i percorsi di navigazione complessi. Dunque, il pensiero principale dev’essere la facilità di navigazione!

Quindi, le categorie sono uniche e hanno titoli significativi, mentre le sottocategorie dovrebbero essere più specifiche in modo da contribuire a un maggior approfondimento della categoria a cui appartengono.

Non creare delle categorie troppo ampie

Per strutturare una buona alberatura bisogna suddividere gli articoli e le pagine del sito in varie categorie. Le categorie non devono essere troppo ampie, e se lo diventano, bisogna suddividerle in sottocategorie che permettano di chiarire e realizzare delle pagine più specifiche.

Prendiamo ad esempio un e-commerce di cappelli, questo potrebbe avere come categorie: cappello, berretti, bombette, paglietta, borsalino e così via. La categoria cappelli potrebbe essere poi suddivisa in sottocategorie più specifiche come: cappelli sportivi, cappelli con visiera, cappelli estivi ecc… al fine di evitare d’intasare il menù principale.

I livelli gerarchici aiutano gli utenti e i motori di ricerca come Google a comprendere il contenuto di ogni pagina, ma anche il suo ruolo in relazione agli altri. Bisogna limitare il numero delle categorie a quelle che possono essere incluse all’interno di un menù principale.

A meno che non si gestiscano siti estremamente ricchi, non bisognerebbe avere più di 6 o 7 categorie che abbracciano temi più ampi, che possono poi essere sotto-categorizzati.

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Trovare il giusto equilibrio tra le categorie e le sottocategorie

Come regola generale, bisogna cercare di mantenere il numero di sottocategorie simile tra tutte le categorie.

Se una categoria principale presenta 20 sottocategorie e un’altra invece ne ha solo 2, questo potrebbe portare a uno squilibrio che a lungo termine si rivela dannoso per il sito.

Quindi pensate attentamente alla struttura del sito web, alle pagine che saranno create al fine di mantenere un’alberatura equilibrata.

Creare una struttura degli url ottimizzata

La struttura dell’URL di un sito web ha un impatto sul ranking di Google. Gli URL semplici e leggibili aiutano il sito a guadagnare visibilità e traffico qualificato. La struttura dell’URL è strettamente legata all’alberatura: se la vostra gerarchia è sana, lo saranno anche gli URL.

Per esempio: www.miosito.it/cappello/visiere/nba/chicago-bulls permette di capire sia la categoria principale sia le sue sottocategorie.

Nella struttura di un sito web ottimizzato SEO, gli URL seguono naturalmente. Quindi se si traccia un percorso da seguire per gli utenti, l’URL è un altro modo per riuscire a comunicare la posizione della pagina all’interno del sito.

I siti web più sviluppati permettono di strutturare una serie più lunga di cartelle e di sottocartelle con l’obiettivo di creare un URL coinciso ma con parole riconoscibili.

Dunque l’obiettivo è: mantenere una struttura breve, comprensibile e che contenga la parola chiave.

Codice del linguaggio: semplice e comprensibile

Una buona architettura di un sito web consiste nel rendere la navigazione disponibile al maggior numero possibile di utenti e crawler. Per questo motivo dovete assicuratevi di codificare il linguaggio nel più universale e semplice possibile per il web, come: HTML e CSS! Mentre JavaScript, Flash e AJAX potrebbero limitare l’accesso al sito e rendere la navigazione più complessa.

Non nascondere le tue pagine

Un sito con una buona architettura deve pensare anche al numero di clic che sono necessari per arrivare dalla home page a una pagina. Questo include i click all’interno del menù, dei contenuti e del piè di pagine.

John Mueller di Google ha dichiarato che la profondità della pagina è molto importante, dicendo:

“Ciò che conta per noi è riuscire a trovare facilmente il contenuto. Se ci vogliono troppi click per raggiungere queste pagine, è complesso per noi (Google) comprendere se queste pagine siano o meno davvero importanti. Al contrario, se le pagine si presentano subito accessibile con un clic dalla Home page, questo ci dice che quelle pagine sono probabilmente abbastanza rilevanti e probabilmente dovremmo dar loro un certo peso nei risultati di ricerca. Quindi si tratta per lo più del numero di click da fare per raggiungere a un determinato contenuto, piuttosto che per la struttura dell’URL stesso.”

Google dà a una pagina che può essere raggiunta con un click dalla home page più peso e autorità nei risultati di ricerca. Una pagina che richiede diversi click per la navigazione tenderà a funzionare meno bene.

In conclusione, un sito web con meno profondità (tre click o meno per raggiungere ogni pagina) è migliore di un sito web con molta profondità (che richiede più di 3 click). Dunque, assicuratevi che le pagine, specialmente quelle importanti, non siano troppo “nascoste” nel sito.

Se non puoi fare altrimenti, non è un problema, ma dovrai trovare un altro modo per portare i link alle pagine che si trovano più in

Aggiungere gli elementi di navigazione al sito

Gli elementi di navigazione disponibili negli editor dei siti web sono essenziali per riuscire a migliorare l’esperienza utente rendendo anche l’alberatura più funzionale e dinamica.

Vediamo insieme gli elementi più importanti ed efficaci sia per la UX sia per la SEO

Il menu di navigazione principale

L’elemento di navigazione numero 1 in termini di UX e SEO che si applica al 100% dei siti web è il menu di navigazione principale.

I visitatori usano il menu per trovare le giuste informazioni e la pagina che risponde alle loro esigenze sul sito web. Inoltre, questo è anche un aiuto sia per l’utente sia per il motore di ricerca per capire la struttura del sito web.

Nella maggior parte dei siti, tutte le tue categorie principali dovrebbero apparire nel menu principale, cioè all’interno della homepage.

Ogni sito richiede un’analisi dettagliata secondo il numero di pagine, gli obiettivi, il tipo di sito o il pubblico di destinazione per sapere quale menu sarà il più adatto.

Le varie tipologie di menù prevedono tutti dei vantaggi e degli svantaggi, i principali sono: menu con barra di navigazione, menu a discesa, menu con doppia barra, menu a “hamburger”, mega menu.

Per la maggior parte dei siti presenta un menu di navigazione a tendina, in quanto questo si presta meglio all’evidenziare alcune pagine o decine di pagine di qualunque pagina del sito.

Gli utenti con questo sito potranno facilmente accedere e scoprire il contenuto delle pagine e Google sarà in grado di valutarle meglio rispetto alle pagine e articoli che non compaiono nel menù.

In ogni caso, il miglior menu è quello che si adatta al meglio alle aspettative degli utenti di Internet.

Il filo di Arianna

Per i conoscitori della mitologia greca, il filo di Arianna è il modo ingegnoso con il quale Teseo è riuscito a uscire dal labirinto, progettato da Dedalo, sfuggire al Minotauro. Applicato nel web design, il filo d’Arianna è un modo poetico per trovare l’uscita o piuttosto la home page.

Un’altra allegoria che possiamo prendere in considerazione è quella meno mitologica e più fiabesca usata dagli inglesi ossia le breadcrumb (briciole di pane) in riferimento a quelle lasciate da Hansel e Gretel nell’omonima storia.

Le breadcrumb sono un elemento di navigazione online sito nella parte superiore della pagina che indica quella in cui si trova l’utente e il percorso tra queste pagina e la sua home page. Ogni passo del percorso è un link cliccabile. Questo permette di migliorare l’esperienza utente e di aumentare il numero di pagine che vengono visitate per sessione.

Senza una buona alberatura logica, il percorso delle breadcrumb diviene inutilizzabile e può essere dannoso per la SEO.

Le categorie del blog

Una volta scelte le pagine del sito web, molto difficilmente se ne creano regolarmente delle nuove. I post del blog invece tendono ad aumentare continuamente al fine di posizionarsi al meglio sulle parole chiave e query di riferimento e guadagnare un traffico sostenibile.

Per questo motivo è molto importante fornire una struttura e degli elementi di classificazione per gli articoli, come le categorie. Queste permettono di classificare al meglio gli articoli a seconda dei temi trattati.

Ad esempio un sito che parla di web marketing e SEO potrebbe avere una sezione del blog suddivisa in varie categorie quali: accessibilità del sito, advertising, gestione dei social media, SEO, web marketing, web analytics. In questo modo ogni articolo finirà correttamente nella sua categoria di riferimento rendendo più semplice all’utente trovare i contenuti di cui ha bisogno.

Infine, è possibile creare per il blog anche delle sottocategorie per rendere l’alberatura meglio strutturata e agevolare il posizionamento sui motori di ricerca.

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