19 Nov. 2020

L’e-commerce è diventato negli ultimi anni un ottimo strumento per le imprese che vogliono stare al passo con i tempi e diventare sempre più competitive. Ma se è vero che l’e-commerce apre diverse porte, è altrettanto vero che per avere successo è necessario disporre di un contratto e-commerce e condizioni di vendita chiare e trasparenti. A questo proposito abbiamo chiesto più informazioni all’Avvocato Nicoletta Grassi.

L’Avvocato Nicoletta Grassi si occupa di consulenza alle imprese sulla contrattualistica nazionale ed internazionale. È appassionata di reti di impresa che aiuta a far nascere, assiste start up ed enti del terzo settore. Crede, come scriveva Popper, che  “il futuro è molto aperto e dipende da noi, da noi tutti“.

www.nicolettagrassi.it       nicoletta@nicolettagrassi.it

Contratto e-commerce e condizioni di vendita chiare e trasparenti

Alla luce degli eventi attuali, l’e-commerce è diventato a tutti gli effetti uno strumento essenziale per le imprese. In questi frangenti, spazio e tempo hanno assunto una diversa declinazione.

In realtà, la rivoluzione digitale ha cambiato da tempo le abitudini e le richieste dei consumatori e delle imprese. Per questo è fondamentale applicare un contratto e-commerce e condizioni di vendita chiare e trasparenti.

Oggi, l’e-commerce è diventato uno strumento essenziale per le imprese per essere competitive. D’altro canto è indubbiamente un ambito articolato e complesso nel quale occorre muoversi con efficacia. 

L’e-commerce è l’opportunità per tante imprese di rinnovare il proprio business e essere concorrenziali anche sui mercati internazionali. È necessario, però, dotarsi degli strumenti giusti, soprattutto sul piano contrattuale. 

Una buona transazione deve essere “vestita” con un buon contratto che:

  • racchiuda in modo trasparente diritti e obblighi delle parti 
  • aiuti a generare fiducia in chi acquista 
  • esponga in modo chiaro e dettagliato tutti i passaggi, dall’acquisto all’eventuale recesso, dalle modalità di pagamento a quelle di consegna. 

La creazione di un rapporto di fiducia tra le parti è elemento essenziale per lo sviluppo dell’e-commerce. Ma come fare per crearlo? Prima di tutto occorre rendere chiare le regole che riguardano:

  • la conclusione del contratto
  • il metodo di pagamento
  • il sistema di consegna merce 
  • le procedure di risoluzione di eventuali controversie
  • l’immagine positiva che l’impresa ha sul web coronato dai commenti positivi da parte dei clienti/ consumatori. 

L’altra parola chiave è “trasparenza”.       

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Cos’è un contratto e-commerce?

La prima domanda che ci dobbiamo porre è: cos’è il commercio elettronico?

La Commissione Europea, sin dagli anni ‘90, ha definito il commercio elettronico come: “lo svolgimento di attività commerciali per via elettronica, basato sulla elaborazione e trasmissione di dati”. Ovvero tutte le attività commerciali che avvengono tramite lo strumento elettronico.

In particolare, la legislazione italiana lo intende in senso stretto come vendita di beni e servizi. Il commercio elettronico può declinarsi come: 

  • B2B, commercio tra privati.
  • B2C, commercio tra azienda e consumatore finale.

Per quanto riguarda l’e-commerce, il B2C assume un ruolo di grande rilievo. L’interazione tra chi vende e chi acquista muta radicalmente e quindi, l’impresa che vende online dovrà monitorare con attenzione la volontà di acquisto e i nuovi bisogni che emergono molto rapidamente. 

Il cliente/consumatore ha la possibilità di comparare in tempo reale le offerte e le proposte online nello stesso settore. 

Che cosa occorre fare, quindi, affinché la vendita online sia correttamente supportata dagli strumenti contrattuali necessari?  

Come prima cosa occorre che la parte legale sia chiaramente espressa con un linguaggio accessibile. Questo conferirà valore aggiunto all’attività e un elevato livello di sicurezza nella transazione. 

Occorre anche prestare particolare cura alle informazioni precontrattuali, alla forma dei contratti che verranno pubblicati, alle policy e ai disclaimer.

Il linguaggio dovrà essere chiaro, per meglio tutelare il consumatore, ma anche per ridurre al minimo le possibili contestazioni. 

Le condizioni generali di vendita online 

Le clausole e le condizioni generali di contratto devono essere messe a disposizione del destinatario in modo da consentirgli la memorizzazione e la riproduzione. 

Il contratto che si conclude online è definito dalla normativa “contratto telematico”, al quale si applicano, in ogni caso, le norme sulla conclusione dei contratti in generale a cui si aggiunge una normativa speciale, nazionale ed europea.

Le condizioni generali di vendita devono contenere, necessariamente e invia inderogabile:

  • le varie fasi tecniche da seguire per la conclusione del contratto;
  • il modo in cui il contratto concluso sarà archiviato e le relative modalità di accesso;
  • i mezzi tecnici messi a disposizione del destinatario per individuare e correggere gli
  • errori di inserimento dei dati prima di inoltrare l’ordine al prestatore;
  • gli eventuali codici di condotta cui aderisce e come accedervi per via telematica;
  • le lingue a disposizione per concludere il contratto oltre all’italiano;
  • l’indicazione degli strumenti di composizione delle controversie      

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Principali clausole di vendita online

Dunque, il contratto deve essere chiaro, leggibile, comprensibile dal cliente/consumatore e privo di tecnicismi legali. Le informazioni sul prodotto devono essere veritiere e non ingannevoli e le immagini che descrivono il prodotto devono essere aggiornate. 

Deve essere chiaro il momento di conclusione del contratto, il prezzo deve essere corretto e va regolato nel caso in cui intervengano errori derivati da un malfunzionamento del sistema. 

Va ben disciplinata la modalità di spedizione, soprattutto in caso di ritardi nella consegna e prodotti non disponibili. Vanno indicate dettagliatamente le modalità di pagamento e le indicazioni sulla sicurezza delle informazioni. 

Deve essere chiaro il momento in cui si perfeziona il contratto. Va disciplinato il caso di recesso e il diritto di ripensamento.

Contratti per e-commerce: le clausole vessatorie

Un aspetto su cui bisogna porre particolare attenzione è quello relativo alle cosiddette “clausole vessatorie”. Semplificando molto, sono quelle clausole che “malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto” come recita il codice del Consumo.  

Le clausole vessatorie si possono suddividere in:

  • clausole che prevedono limitazioni all’obbligo di adempimento del contratto, 
  • clausole che derogano al principio di immodificabilità del contratto, e alla irretroattività del consenso;
  • clausole che limitano le difese del consumatore. 

Questa rapida carrellata vuole evidenziare come lo strumento contrattuale, che disciplina il rapporto tra chi pone in vendita il proprio prodotto e chi lo acquista, sia un elemento fondamentale per la buona riuscita di un sito e-commerce professionale, performante e competitivo. 

Il contratto dell’e-commerce non deve essere vissuto, quindi, come un elemento residuale. Bensì come strumento a sostegno dell’efficacia della vendita. Per questo va costruito unitamente a chi si occupa del posizionamento strategico del sito e della sua funzionalità. 

Avv. Nicoletta Grassi

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